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Bonus bebè 2019: chiarimenti operativi

Per ottenere il bonus bebè 2019, per figli nati affidati o adottati tra il 1° gennaio e il 15 marzo 2019, la domanda dovrà essere presentata entro il prossimo 13 giugno. Il chiarimento arriva dall’Inps con la circolare n.85/2019 del 7 giugno scorso e contenente le regole operative per l’erogazione del bonus. L’assegno è infatti riconosciuto anche per ogni figlio nato o adottato dal 1° gennaio 2019 al 31 dicembre 2019 e, con riferimento a tali soggetti, è corrisposto fino al compimento del primo anno di età ovvero del primo anno di ingresso nel nucleo familiare a seguito dell’adozione. In caso di figlio successivo al primo, nato o adottato nel medesimo periodo, l’importo dell’assegno è aumentato del 20%. Tale maggiorazione, che rappresenta la vera novità di quest’anno, si applica anche in caso di parti o adozioni gemellari. In caso di nascita plurima, e senza altri figli in famiglia, per un gemello viene erogato l’importo base dell’assegno e per l’altro la maggiorazione del 20%. Se i gemelli sono tre, invece, uno riceve l’importo base e gli altri due la maggiorazione. Se in famiglia c’erano già altri figli, la maggiorazione è riconosciuta per tutti i gemelli.

L’Inps stabilisce che il termine di 90 giorni per la presentazione della domanda decorre dal 15 marzo 2019, da qui la scadenza al 13 giugno. Per le domande presentate dopo questa data, il bonus bebè decorrerà non dal 1° gennaio ma dalla data di presentazione della domanda.L’Istituto ricorda che il bonus bebè è riconosciuto ai genitori residenti in Italia, che siano cittadini italiani, comunitari, oppure extracomunitari in regola con il permesso di soggiorno. Per ottenere il bonus il nucleo familiare deve avere un reddito e patrimonio Isee non superiore a 25.000 euro annui. La circolare 85/2019 ricorda che l’Isee da utilizzare è quello “minorenni” relativo al figlio per cui si chiede il bonus e, per poter presentare la domanda, è necessario avere prima inoltrato la Dsu (dichiarazione sostitutiva unica) che tenga conto della presenza del minore. E, nel caso vengano riscontrate anomalie nell’attestato Isee, una nuova Dsu deve essere presentata entro la scadenza di validità di quella precedente e la documentazione giustificativa va presentata entro 6 mesi dall’Isee “irregolare”.

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Pubblicato in INPS

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